Purificatori d’aria e finestre aperte: tutti i migliori consigli
L’inquinamento atmosferico è un problema MORTALE
L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) sta ponendo molta attenzione “sull’invisibile” ma grave problema dell’inquinamento atmosferico. Sette milioni sono le vittime attribuibili all’inquinamento atmosferico ogni anno. L’OMS dichiara che ancor più grave è l’inquinamento indoor che è dalle 5 alle 50 volte maggiore rispetto a quello esterno ed è responsabile di molti problemi, anche minori finora non attribuitigli, di salute fisica e mentale.
Un problema che riguarda tutti noi, dato che trascorriamo più del 90% delle nostre giornate in spazi chiusi.
Nel nostro articolo sull’inquinamento indoor abbiamo analizzato nel dettaglio da dove derivano gli agenti inquinanti che ci ritroviamo negli ambienti chiusi, che siano in casa o negli spazi di lavoro.
Inquinamento e qualità dell’aria
Sappiamo che l’inquinamento dell’aria indoor è un argomento importante di cui tener conto ma che cosa significa che l’aria è inquinata? Da che cosa è inquinata?Gli elementi che rendono un’aria inquinata sono diversi e possono essere sostanze organiche volatili (chiamate VOC), virus, batteri , sostanze chimiche e soprattutto le PM. Ricordiamo cosa si intende per particolato o polveri sottili: sono l’insieme di sostanze, materiali e particelle sospese in aria che derivano sia da sorgenti naturali sia dall’attività dell’uomo. Si parla di PM10, PM5 e PM2,5 dove il numero si riferisce alla loro dimensione in micron: più il particolato è fine, più è in grado di penetrare all’interno del sistema respiratorio raggiungendo gli alveoli polmonari ed entrando in circolo nel sangue.

Una scarsa qualità dell’aria negli ambienti chiusi che frequentiamo quotidianamente può causare sintomi evidenti e fastidiosi, sia con effetti immediati (difficoltà respiratorie, allergie, sonnolenza, mal di testa) che a più lungo termine e più gravi (malattie cardiache e del sistema respiratorio).
Anche il nostro cervello risente di una pessima qualità dell’aria: si riducono infatti le performance cognitive, la concentrazione, aumenta la stanchezza e il malumore.

Purificare Purificare l’aria negli ambienti in cui si trascorrono le proprie giornate è, quindi, di fondamentale importanza. È altrettanto fondamentale farlo quotidianamente. Ci sono diversi modi per migliorare la qualità dell’aria negli ambienti indoor. Il più semplice ed immediato è quello di adottare un purificatore d’aria e tenerlo in azione tutti i giorni.
Come funzionano i purificatori d’aria?
Il mercato di purificatori d’aria è ad oggi sempre più ampio. Abbiamo analizzato nel dettaglio le tecnologie maggiormente usate nel nostro articolo “Purificatore d’aria: che cos’è, come e perché usarlo”.
Proprio per le loro caratteristiche fisiche e il loro funzionamento, i filtri meccanici sono stati riconosciuti come la tecnologia più efficace ma anche più sicura per l’uomo: sono la soluzione migliore per garantire un’aria salubre senza incorrere in alcuna ripercussione secondaria. Per avere una vera efficacia è molto importante fare attenzione alla qualità e al livello dei filtri utilizzati, perché il risultato dipende anche da questo parametro. Tramite un ventilatore si aspira l’aria facendola passare all’interno di un filtro fisico e denso dove le particelle inquinanti si fermano.
I 3 migliori sistemi di filtrazione dell’aria
- Il filtro HEPA è la tecnologia riconosciuta come più sicura e efficace in commercio. Può avere diversi livelli di filtraggio, quelli più alti, i livelli H13 e H14 sono quelli utilizzati anche in ospedali e sale operatorie. Grazie al filtro fisico trattengono fino al 99,995% degli agenti inquinanti fino ad una dimensione di 0,3 micron.
- Un altro tipo di filtro meccanico è quello a carboni che può risolvere il problema degli odori e del fumo. Nel mercato sono presenti molti prodotti che utilizzano un semplice foglio come quello utilizzato nelle cappe di aspirazione della cucina ma per ottenere i migliori risultati i carboni attivi sono la soluzione più indicata e spesso vengono abbinati a i filtri Hepa, creando un doppio livello di filtraggio.
- Il filtro con strato magnetico grazie alla sua composizione è in grado di trattenere le polveri sottili di metalli pesanti, radicali liberi e particelle ionizzate e cariche elettrostaticamente fino alla dimensione di 0,2 μm, ovvero quelle più pericolose e difficili da intrappolare. Infatti, sfruttando la loro composizione chimico/fisica, queste vengono trattenute dal filtro a prescindere dalla loro dimensione.

Le altre tecnologie per purificare l’aria
In alternativa si possono trovare purificatori d’aria che propongo tecnologie alternative, le quali non aspirano e trattengono gli elementi dispersi in aria, ma agiscono immettendo sostanze nell’ambiente che reagiscono fisicamente e chimicamente con le polveri aerodisperse, ad esempio:
- ionizzatori sono tra le tecnologie alternative più utilizzate ma è importante porre attenzione perché emettono ozono, un elemento che in elevate concentrazioni, se non controllate, può provocare disturbi all’apparato respiratorio, fastidi e bruciori, nonché danneggiare le attrezzature elettroniche presenti;
- filtri UVGI, che spesso troviamo sul mercato, utilizzano una luce UV. Anche in questo caso è importante porre attenzione a quanto dichiarato dal fornitore, perché la ricerca mostra che il potenziale di disinfezione UV per l’aria è sovrastimato: l’intensità dell’irraggiamento UV disponibile in un purificatore domestico e i tempi di esposizione di pochi secondi non sono sufficienti alla sua inattivazione. Infatti alcuni batteri possono riattivarsi e diventare nuovamente infettivi anche dopo essere stati trattati dalla luce UV.
Si può concludere, quindi, che la purificazione per mezzo di filtri composti da più strati,è riconosciuta come la tecnologia più efficace e sicura nonché quella che ha avuto più riconoscimenti a livello sanitario e scientifico.Per approfondire questo argomento puoi leggere il nostro articolo specifico sulle tipologie di purificatori d’aria, qui.
I purificatori d’aria funzionano anche con le finestre aperte?
Non c’è dubbio che i purificatori d’aria siano più efficaci con le finestre chiuse.
Per quanto riguarda le particelle di particolato più grandi, in casa, anche senza un purificatore d’aria e semplicemente tenendo chiuse le porte e le finestre, i livelli di inquinamento si mantengono al 50% rispetto a quelli dell’aria esterna.
Altra cosa vale invece per sostanze inquinanti come VOC, umidità, muffe, virus e batteri dove tenere le finestre sigillate senza un purificatore in funzione, peggiorerà la situazione dell’aria interna.
La combinazione tra inquinamento esterno, che penetra e rimane intrappolato tra le mura delle nostre abitazioni o luoghi di lavoro, e sostanze tossiche che derivano direttamente da fonti indoor, porta alla conseguenza che l’inquinamento indoor è dalle 5 alle 50 volta superiore rispetto a quello esterno. Tra le fonti di emissione di sostanze nocive che respiriamo quotidianamente senza accorgercene, ci sono da considerare anche le normali attività umane quotidiane, tra cui pulizie con agenti chimici, cottura dei cibi, fumi di camini o stufe, candele, scarsa ventilazione ecc.., insieme ai materiali di costruzione e agli elementi d’arredo, che producono particelle inquinanti.
I VOC (o COV in Italiano): Composti Organici Volatili
Vediamo nello specifico da dove possono derivare i VOC, Composti Organici Volatili, che quotidianamente vengono rilasciati nell’aria:
- vernici
- laccature dei mobili
- colle
- solventi
- prodotti detergenti per la pulizia della casa
- cosmetici
- deodoranti
- profumatori d’ambiente
- fumo di sigaretta
- stampanti e fotocopiatrici
È qui che l’accensione di un purificatore diventa fondamentale per garantire un’aria salubre.
A questo punto ci si potrebbe domandare: se devo tenere una finestra aperta per qualche altro motivo, il beneficio apportato da un purificatore ci sarà ancora? Avrà comunque un effetto significativo?
Per alcune persone, tenere le finestre aperte è una necessità ed un’abitudine.
Si tengono le finestre aperte per cambiare aria, come si suol dire, quando si percepisce quella “pesantezza” in casa o in ufficio, per togliere i fastidiosi odori di cucina o di fumo, o quando si fanno pulizie utilizzando prodotti chimici, la prima cosa che viene in mente é appunto ventilare la stanza.

Anche con le finestre aperte, è comunque possibile ridurre significativamente il particolato interno accendendo un purificatore d’aria. Inoltre, nuovi studi dimostrano che la diffusione del COVID-19 si riduce drasticamente quando sia la filtrazione che la ventilazione vengono utilizzate insieme.
Come unire al meglio l’efficacia della ventilazione e della purificazione?
A questo punto vogliamo darvi alcuni consigli sulla modalità migliore per ventilare i vostri spazi, abbinando l’utilizzo di un purificatore per l’intero arco della giornata:
- Favorire il ricambio naturale dell’aria aprendo tutte le finestre contemporaneamente tre o quattro volte al giorno;
- Durante la cottura dei cibi è bene usare la cappa ed aprire le finestre sia durante sia dopo l’attività in cucina;
- È raccomandabile areare gli ambienti durante e dopo pulizie, attività di lavaggio e stiratura, dopo il bricolage o l’utilizzo di disinfettanti e altri prodotti chimici;
- Ventilare sempre le stanze da letto prima di dormire e controllare che ci siano i corretti livelli di temperatura e umidità dell’aria.
Bisogna però anche fare presente che non sempre è possibile o conveniente aprire le finestre, come nel caso di temperature troppo rigide o troppo calde all’esterno, oppure come in molti uffici, dove le finestre sono ermetiche. In questi casi diventa di fondamentale importanza l’utilizzo di un purificatore d’aria per evitare patologie e fastidi respiratori, favorire una prontezza e concentrazione mentale e un aumento della produttività.
Quali ambienti sono più indicati per i purificatori d’aria
Un purificatore d’aria , oltre che in casa, è molto utile anche in un ambiente lavorativo, sia dal punto di vista dei dipendenti che godranno di una qualità di vita migliore, sia da quello del titolare che vedrà aumentare prestazioni e diminuire le assenze dal lavoro.
Facciamo anche l’esempio di studi medici, dentisti, fisioterapisti e tutto il comparto medico ove presenti sale d’aspetto in cui i pazienti vengono a contatto tra loro e con i dottori stessi. Il purificatore d’aria è un oggetto indispensabile, perché spesso è proprio in questi ambienti che il ricircolo d’aria non può essere effettuato con l’apertura delle finestre o in modo efficace. Molti studi medici infatti hanno deciso di tutelare loro stessi e i loro pazienti. Noi di Filair ci auguriamo che per la salute di tutti ci sia sempre più attenzione alla qualità dell’aria che respiriamo negli ambienti condividi e luoghi pubblici.
In ufficio si presenta inoltre il tema dell’utilizzo di fotocopiatrici o stampanti a toner in uffici e luoghi in cui sono anche presenti persone. Il toner è stato riconosciuto come una delle principali fonti di inquinamento indoor nel luogo di lavoro: durante l’attività di stampa, infatti, viene rilasciato particolato nell’aria, pericoloso per la salute umana, sia sotto l’aspetto respiratorio e cardiovascolare sia sotto l’aspetto cutaneo e di invecchiamento precoce.

Dove è meglio posizionare i purificatori d’aria?
“La posizione di un purificatore d’aria influisce sulle sue prestazioni? È meglio mettere un purificatore d’aria vicino a un muro o alla finestra?”
Vediamo di fornire una risposta alle domande e ai dubbi più comuni che si presentano a chi ha appena acquistato:
Un purificatore d’aria per casa:
- Affinché il purificatore funzioni al meglio ha bisogno di spazio intorno a sé per aspirare l’aria inquinata e rilasciare quella purificata nella stanza. Se la parte della ventola è appoggiata al muro o coperta con qualcosa non potrà funzionare al meglio.
- In generale vale la regola di posizionare il purificatore il più vicino possibile a te, se ne hai possibilità. La sua efficacia sarà sicuramente maggiore e più diretta. Bisogna però specificare che se il purificatore d’aria è adatto alle dimensioni della stanza, la posizione del purificatore d’aria non ha grande importanza. Potrebbero servire due purificatori in ambienti di una certa dimensione, e, in tal caso, è bene posizionarli agli angoli opposti della stanza.
- In sala: di solito è il luogo dove si passa più tempo, l’utilizzo di profumatori o detergenti può essere maggiore e nei divani o tappeti spesso si accumulano polveri e allergeni.
- In camera: il luogo in cui passiamo almeno 8 ore su 24 è anche il luogo dove allergie, pruriti e asma si sviluppano maggiormente. È bene quindi salvaguardare sia la propria salute che quella dei più piccoli mettendo in azione il purificatore d’aria nelle varie camere da letto.
- In cucina: è qui che si producono vapori dovuti alla cottura e si usano molti detergenti per le pulizie.
- Un purificatore compatto e comodo da spostare come Etere è la soluzione ideale perché è possibile posizionarlo di volta in volta nelle stanze in cui ci troviamo.

Il purificatore per l’ambiente lavorativo
Se si acquista invece un purificatore per l’ambiente lavorativo ecco le cose da sapere per sfruttare al meglio la sua funzione:
- Tenere il purificatore vicino alla postazione lavorativa, acceso per l’intera giornata, così da purificare costantemente l’aria. Se non fosse possibile, posizionare i purificatori nelle sale riunioni o dove può esserci più assembramento di persone, o ad esempio, in caso di studi medici, nelle sale d’attesa.
- Posizionare il purificatore vicino alle stampanti o fotocopiatrici a toner. Per garantire il massimo dell’efficacia nell’abbattimento delle polveri disperse in aria durante la stampa è importante che il purificatore venga posizionato più in prossimità possibile della cassetta di raccolta dei fogli stampati. Infatti il 90% delle emissioni nocive da stampa, avviene con l’uscita del foglio.
- Non ostruire la ventola del purificatore con oggetti o altro per far aspirare l’aria inquinata e rilasciare quella purificata nella stanza al meglio.
- Posizionare il purificatore lontano dalle finestre per massimizzare la sua funzione.

Come utilizzare i purificatori d’aria?
Oltre alla posizione anche un corretto utilizzo del purificatore d’aria è importante per mantenere alti standard di funzionamento. Ecco i nostri consigli:
- tenerlo acceso tutto il giorno aiuta a mantenere una purificazione omogenea e continuativa
- posizionarlo vicino alle persone così da purificare l’aria intorno a loro e negli ambienti dove si passa più tempo
- impostarlo alle velocità più basse, così che possa risultare più silenzioso e più efficace nel trattenere le particelle più piccole e più pericolose
- tenere il purificatore d’aria libero da qualsiasi cosa che lo possa ostruire, tende o mobili, o le porte chiuse
- ricordarsi di cambiare il filtro nei tempi, (possono variare a seconda dei purificatori) utilizzando sempre dei guanti e riponendolo in un sacchetto sigillato.
