Polveri sottili: cosa sono, i danni alla salute, cause e rimedi
L’inquinamento dovuto a polveri sottili è ormai riconosciuto come uno dei principali fattori di rischio per la salute della popolazione mondiale, sia all’esterno che indoor (all’interno di case e uffici, ad esempio). Oggi stiamo diventando sempre più consapevoli sulla tematica e soprattutto sui danni all’organismo ad essa legati. Cerchiamo allora di capire cosa sono le polveri sottili, gli effetti sulla salute e soprattutto i rimedi a cui possiamo affidarci.
- Cosa sono le polveri sottili
- Da cosa e chi sono prodotte le polveri sottili
- Polveri sottili e salute: i rischi e i danni conseguenti
- Le categorie più a rischio
- Polveri sottili: i Rimedi esistenti
Cosa sono le polveri sottili?
Quasi tutti negli ultimi anni hanno sentito parlare almeno una volta di PM10, PM2.5, PM1, micron o particolati: sono tutti termini con cui si descrivono, appunto, le diverse polveri sottili presenti nell’aria che respiriamo.
Le polveri sottili (o PM) non sono altro che l’insieme di sostanze, materiali e particelle sospese in aria che derivano sia da sorgenti naturali sia dall’attività dell’uomo.
È facile anche capire il significato delle sigle con cui si classificano. PM è l’acronimo di Particulate Matter (in inglese) o Materia Particolata, ovvero particelle molto piccole. il numero che segue invece è relativo alla dimensione delle stesse particelle: i PM10 ad esempio hanno un diametro più grande (con una dimensione inferiore a 10 micron, millesimi di millimetro), delle PM2.5 che a loro volta hanno un diametro inferiore ai 2,5micron e infine delle PM1 (che hanno un diametro inferiore a 1 micrometro), le più piccole e pericolose per la nostra salute.
Per aiutarci a comprendere quanto queste particelle siano piccole rispetto a ciò che siamo abituati ad osservare nella quotidianità, basta pensare che un capello umano ha un diametro tra i 50 e 70 micron e un granello di sabbia è grande invece circa 90 micron.
Da cosa e chi sono prodotte le polveri sottili
Le polveri sottili possono derivare da fonti naturali o antropiche, cioè create dall’uomo.
Una delle principali fonti di polveri sottili derivata dall’attività umana è il motore a scoppio delle automobili. Soprattutto con le temperature più basse e l’assenza di precipitazioni atmosferiche le polveri sottili si accumulano a terra e ci rimangono anche per diversi giorni. A questo si aggiunge anche il lavoro di freni e gomme e il sollevamento di polveri da terra.
Altri responsabili di una grande produzione di polveri sottili sono gli impianti di riscaldamento, caldaie, stufe a pellet e camini, che disperdono nell’atmosfera fumi e fuliggini. Allo stesso modo anche centrali termiche e processi industriali immettono in atmosfera particolato, così come gli allevamenti intensivi sono fonte di polveri sottili come il nitrato e solfato d’ammonio.
In generale qualsiasi tipo di attività che prevede combustione va a liberare particolato nell’aria.
Per quanto riguarda le principali fonti naturali di polveri sottili sono riconducibili a incendi boschivi, attività vulcanica, erosione terrestre e il cosiddetto aerosol marino formato da sale, terra e polveri alzate dal vento. Questi eventi solitamente non sono governabili da parte dell’uomo e quindi possono creare alte concentrazioni di particolato in poco tempo.
Polveri sottili e salute: i rischi e i danni conseguenti
La pericolosità delle polveri sottili è legata alla loro caratteristica principale: la dimensione ridottissima che permette a queste microparticelle di superare le difese naturali del nostro organismo. Più queste particelle sono piccole, più riescono a introdursi nel corpo, fino a raggiungere oltre ai polmoni anche il flusso sanguigno.
Il particolato grossolano ad esempio ha dimensioni superiori ai 10 μm e quindi non è in grado di penetrare nel tratto respiratorio, mentre il PM10 è una polvere inalabile e quindi man mano che diminuisce la sua dimensione supera le naturali barriere del nostro corpo, si deposita nei bronchioli, in fondo ai polmoni fino agli alveoli e quindi entra in circolo nel sangue.
Esiste inoltre un secondo grado di pericolosità legato alle polveri sottili: essendo particelle invisibili ad occhio nudo, sono nemici invisibili che diventano ancor più pericolosi perché molto spesso ignorate o sottovalutate. Aspetto che rende l’esigenza di informare e sensibilizzare quante più persone possibili sulla pericolosità dell’aria impura che respiriamo, sia all’esterno che all’interno (nella maggior parte dei casi addirittura più inquinata).
Abbiamo detto che le polveri sottili sono invisibili ad occhio nudo ma se volessimo vederle sarebbe sufficiente osservare per esempio la parte superficiale del filtro Hepa usato in un purificatore d’aria. Guardando la foto di seguito che mostra un filtro nuovo e un filtro usato è facile capire l’entità di polveri sottili che questo filtro ha catturato mentre il purificatore d’aria era in funzione.
Il fatto che il filtro di un purificatore d’aria da interno sia così dopo solo 6 mesi di utilizzo ci fa capire che le polveri sottili non sono solo un problema dell’aria esterna ma anche un problema che riguarda i nostri ambienti di casa e lavoro dove spesso ci sentiamo al sicuro.
Laura Ampollini, Ing. della Qualità dell’Aria
Gli effetti sulla salute
La concentrazione e la conseguente inalazione di polveri sottili può avere un impatto sul nostro corpo manifestando effetti immediati come ad esempio irritazione a occhi, naso e gola e problemi di respirazione, mal di testa, stanchezza e bassa concentrazione.
Ma non tutti manifestano problemi evidenti allo stesso modo. L’effetto del contatto con le polveri sottili può provocare malattie più gravi che si manifestano più nel lungo periodo. Studi epidemiologici hanno evidenziato associazioni tra le concentrazioni del PM10 e un incremento di mortalità e ricoveri ospedalieri per malattie cardiache e respiratorie. È stato inserito infatti dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) tra i cancerogeni di gruppo 1, cioè agenti sicuramente cancerogeni per l’uomo.
Gli studi dimostrano inoltre che in Europa annualmente si registrano decessi per oltre 500.000 persone a causa dell’inquinamento atmosferico e i dati riguardanti l’Italia sono allarmanti: 90 mila decessi prematuri e 1.500 decessi per milione di abitanti, dei quali 1.116 solo per il particolato PM2,5.*
* Dati riportati in un recente report di settembre 2017, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile(2) in collaborazione con Enea(3) e con la partnership delle Ferrovie dello Stato Italiane(4), in un’approfondita analisi delle cause primarie dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane e dieci proposte per far crescere la green economy e migliorare la qualità dell’aria nelle città.
1 Dal titolo “Ambient Air Pollution: a global assessment of exposure and burden of disease”, pubblicato a settembre 2016,
2 https://www.fondazionesvilupposostenibile.org/
3 http://www.enea.it/it
4 https://www.fsitaliane.it
Le categorie più a rischio: bambini, mamme incinte, anziani e tutti gli altri
L’esposizione alle polveri sottili è dannosa per tutti, grandi e piccoli, ma esistono categorie di persone più a rischio come:
- Bambini
- Mamme in stato di gravidanza
- Anziani
- Persone che soffrono di patologie respiratorie
ma anche tutti i lavoratori soggetti a respirare aria inquinata, costantemente, sul posto di lavoro.
Come già detto infatti l’aria può essere più inquinata negli spazi indoor, ovvero dentro case, uffici e tutti gli spazi chiusi, in cui le particelle provenienti dall’esterno si sommano a quelle generate da fonti di inquinamento interno. Esistono diversi rimedi e soluzioni per ovviare a questo problema e ne parleremo nel paragrafo qui sotto.
Vediamo nei dettagli i rischi legati ad ogni categoria.
Bambini
La categoria maggiormente affetta dalle polveri sottili, in quanto possono risentire degli effetti negativi già nel brevissimo periodo, e quindi durante la fase della crescita. L’inquinamento ritarda la crescita polmonare, favorisce l’asma e rallenta lo sviluppo cognitivo. I bambini inoltre, avendo una frequenza respiratoria maggiore a quella degli adulti e il sistema respiratorio ancora non formato completamente, sono molto più esposti alle allergie e sensibili agli effetti del respirare in ambienti inquinati da polveri sottili, poiché a parità di peso mangiano cinque volte, bevono quattro volte e respirano due volte più di un adulto.
Da genitori è facile sentirsi impotenti quando il proprio bambino è esposto a rischi che non possiamo controllare in prima persona. Ma una bella notizia c’è ovvero, come affermato anche da Francesco Blasi, direttore del Dipartimento di Medicina Interna e Pneumologia del Policlinico di Milano ed esperto nel settore, i purificatori d’aria sono in grado di ridurre l’esposizione agli inquinanti nei luoghi chiusi e quindi molto importanti per i bambini. Ancor più per i bambini asmatici5.
Donne in stato di attesa
Anche per le donne in stato di attesa è particolarmente pericoloso respirare in ambienti con aria non controllata. Durante la gravidanza, infatti, possono nascere delle interferenze endocrine dovute all’esposizione a sostanze inquinanti, che influiscono sul sistema ormonale della madre e sulla tiroide, con conseguenze sullo sviluppo del cervello del bambino, come spiega l’Associazione culturale pediatri, che ha curato il manuale Inquinamento e salute del bambino (Il Pensiero Scientifico Editore).
Lavoratori in ufficio e spazi chiusi similari
Bisogna tener presente che l’inquinamento indoor non è presente solo all’interno di casa, ma anche nelle scuole e soprattutto in ufficio. Tra le principali fonti di inquinamento vi sono, infatti, stampanti, fax e fotocopiatrici, che possono determinare esposizioni a ozono e metalli pesanti. Per questo motivo chi lavora in ambienti di lavoro a stretto contatto con le comuni macchine da stampa è ad alto rischio di contaminazione sia per inalazione, sia per il contatto con la pelle del comunemente chiamato “nero fumo”.
Polveri sottili: rimedi e soluzioni esistenti
Rimedi per l’inquinamento indoor: consigli per iniziare a respirare meglio.
È possibile migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, già eseguendo delle semplici azioni che possiamo cominciare a seguire già da domani come primo passo verso un’aria più sana e quindi una vita più sana.
- La prima fondamentale regola è quindi quella della ventilazione: basterà infatti ricordarsi di areare l’ambiente in cui abbiamo svolto delle attività. La ventilazione ci permetterà di raggiungere due scopi: ridurre la concentrazione di inquinanti chimici e biologici. Una condizione importante è la seguente:
- monitorare regolarmente la qualità dell’aria esterna attraverso siti web o app dedicate, in modo da essere consapevoli dei livelli di inquinamento nella propria zona ed essere più consapevoli di che aria immetteremo durante la ventilazione dei nostri ambienti
Oltre alla ventilazione, esistono poi numerosi altri accorgimenti con cui potremo effettuare miglioramenti sull’aria di casa prima di ricorrere a soluzioni professionali. Vediamo i principali:
- Controllare le condizioni microclimatiche: evitare elevati valori di temperatura e umidità per evitare la proliferazione di muffe e acari
- Moderare l’utilizzo di prodotti chimici per la pulizia come detergenti, detersivi o deodoranti, diffusori di profumo, candele e incensi: contengono composti organici volatili che vengono rilasciati durante il loro utilizzo
- Non fumare in casa o in ambienti chiusi: gli inquinanti chimici rilasciati dalle sigarette rimangono sulle pareti, sugli arredi, tende e tappezzerie per lunghi periodi
- L’utilizzo di stufe e caminetti con la combustione della legna, senza un corretto sistema di abbattimento degli inquinanti, rappresenta una fonte rilevante di emissioni di particolato atmosferico e composti nocivi
- Utilizzare un purificatore d’aria dotato di filtro Hepa e di carboni attivi per eliminare inquinanti sotto forma di particelle e di gas. Il purificatore d’aria, contro l’inquinamento, è un alleato fondamentale per rendere l’aria attorno a noi salubre e per garantire il nostro benessere e quello dei nostri cari.
Questi sono solo alcuni degli accorgimenti che possiamo avere per migliorare la qualità dell’aria negli ambienti chiusi.
Per approfondire l’importante tema dell’inquinamento indoor abbiamo redatto un articolo dettagliato e completo.
Come limitare l’esposizione delle polveri sottili outdoor
Per proteggersi dall’inquinamento outdoor, è importante adottare alcune precauzioni per ridurre l’esposizione agli inquinanti presenti nell’aria esterna.
Come indicato sopra, infatti, consigliamo sempre di monitorare la qualità dell’aria esterna, grazie a siti e app che ci indicano, zona per zona, la qualità dell’aria esterna grazie a misurazioni regolari.
Una volta consultati, cosa bisogna fare? Durante periodi di alto inquinamento, è consigliabile limitare le attività all’aria aperta, specialmente per le persone sensibili come bambini, anziani e individui con problemi respiratori. Quando ci si trova all’esterno in aree fortemente inquinate, è opportuno indossare mascherine anti-inquinamento per ridurre l’inalazione di particelle dannose. Inoltre, è consigliabile scegliere percorsi meno trafficati e zone verdi per ridurre l’esposizione agli agenti inquinanti emessi dai veicoli e dalle industrie. Infine, contribuire attivamente alla riduzione dell’inquinamento partecipando a iniziative di sensibilizzazione ambientale e adottando pratiche di vita sostenibili può aiutare a proteggere non solo se stessi, ma anche l’intera comunità dall’impatto negativo dell’inquinamento outdoor.
Rinchiudersi in casa per proteggersi?
L’aria interna è fondamentalmente la stessa di quella esterna, ma cambiano quantità e tipi di contaminanti. Alle polveri sottili e agli inquinanti esterni infatti si aggiungono quelli propri degli ambienti interni. L’aria indoor è in generale 5 volte più inquinata rispetto a quella outdoor per diversi motivi.
Il principale è che gli inquinanti esterni, tra cui le polveri sottili, vengono intrappolati e si accumulano all’interno, ancora di più oggi che la qualità degli infissi minimizza al massimo le possibilità di avere spifferi o ricambi di aria indesiderati. Vi sono inoltre inquinanti propri delle abitazioni, poi che vengono rilasciati dalle vernici, dai mobili e dai diversi materiali edili presenti in casa e uffici (oggi molti produttori pongono attenzione a questo aspetto anche grazie alle normative entrate in vigore) . A tutto ciò si sommano le varie attività umane che effettuiamo quotidianamente ma che inconsapevolmente inquinano incredibilmente, come la cottura dei cibi, le pulizie della casa o l’utilizzo di riscaldamenti o stufe. Questi infatti sono fonti che contribuiscono in maniera importante alle emissioni di ulteriori inquinanti.
Poiché oggi trascorriamo il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi come in case, uffici e scuole, la qualità dell’aria negli ambienti indoor diventa cruciale per la salute e per il benessere delle persone.
[5] https://tg24.sky.it/salute-e-benessere/2024/02/20/purificatore-aria-inquinamento
Buongiorno vorrei alcune informazioni sull’ inquinamento delle polveri sottili. Io lavoro in una lavanderia e davanti c’è una fabbrica di polveri che sprigiona sempre del fumo bianco i titolari dicono che è vapore ma da noi arriva una polvere bianca. Come posso fare per vedere se la respiro, che esami del sangue dovrei fare , poi non basta mi sono accorta che si respira male. Grazie
Gentile Sig.ra Rita,
la ringraziamo per la sua richiesta di informazioni.
Per verificare che tipo di polveri e sostanze dannose sono presenti nell’aria, si può utilizzare un rilevatore di inquinanti in grado di definire la concentrazione di polveri sottili e sostanze organiche presenti nell’ambiente in cui è posizionato. Noi non abbiamo ancora disponibile un dispositivo da proporre, ma nel mercato ne può trovare di diversi tipi.
Rispetto alla sensazione di respirare male, invece, è consigliabile utilizzare un purificatore d’aria all’interno del luogo di lavoro, che depuri l’aria trattenendo ed eliminando le sostanze tossiche che vengono dall’esterno e anche quelle rilasciate dalla normale attività lavorativa.
Il nostro purificatore d’aria ETERE è un dispositivo compatto e performante. Si può appoggiare su ripiani o appendere comodamente a parete. Grazie al filtro brevettato a 3 strati, trattiene le polveri sottili, allergeni, virus batteri e neutralizza gli odori.
E’ un prodotto Made in Italy. Può trovare più dettagli cliccando qui: https://www.filair.it/